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Fabrizio Caselli: "La sedia a rotelle è un mezzo di trasporto, non una condanna"Versione stampabile


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In occasione della XXIII edizione di “VIVILOSPORT”, si è svolto venerdì scorso, nella Sala consiliare del Comune di Borgo San Lorenzo, l’incontro con Fabrizio Caselli, canottiere che parteciperà alle prossime Paralimpiadi di Rio 2016.

A fare gli onori di casa il sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni che ha introdotto l’argomento che aveva come tema l’attività svolta fino ad oggi dall’atleta, borghigiano d’adozione, che lo ha accompagnato verso Rio. Ma si è guardato anche al futuro sottolineando quanto siano importanti le risorse economiche per continuare a fare sport ad alti livelli. Erano presenti, fra gli altri, anche Massimo Porciani,  presidente del Comitato Paralimpico Toscana, Massimo Gulisano, presidente Corso di Laurea Magistrale Scienza e Tecnica dello Sport e delle attività motorie preventive e adattate dell’Università di Firenze e Piero Amati, coordinatore sportivo del gruppo Unità Spinale di Careggi.
A moderare l’incontro è stato Franco Morabito, presidente del Gruppo Toscano Giornalisti Sportivi – USSI Toscana.

Sono state evidenziate le varie esigenze e problematiche sul binomio disabilità-sport, analizzando sia lo sport agonistico sia quello che valorizza l’accessibilità e l’integrazione. Temi di grande interesse, preceduti da una proiezione di un breve filmato su Caselli e stimolati da una serie di domande inerenti la sua carriera sportiva iniziata dopo il tragico incidente avvenuto nel 2000 a causa di una sfortunata immersione al largo di Giannutri.

“Con il sacrificio e la testardaggine ho cominciato a vincere non solo nello sport – ha dichiarato Caselli – la sedia a rotelle la considero un mezzo di trasporto e non una condanna. Il canottaggio è uno sport molto duro a cui dedico molto tempo, sacrificandolo alla mia famiglia, ora il mio obiettivo è Rio”.

Dietro ogni atleta “diversamente dotato”, quindi c’è sempre una storia da raccontare che parte da un dramma per evolversi in una sfida che ripaga, almeno in parte, gli sforzi fatti per tornare a guardare la vita con fiducia ed entusiasmo: per vincere, ancora una volta.

Rosa De Simone per USSI Toscana



30/05/2016


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